Description
Il mio nome è Keval. La mia vita ha visto la morte di un mondo e la nascita di un altro. Molti di voi conoscono il mio nome, trafugato dalle righe del passato e tramandato in un avvenire svuotato del suo significato se non quello datogli dal solo istinto di sopravvivenza dell’uomo.
Dopo secoli di silenzio mi rivolgo ora a voi, discendenti dei testimoni della fine: quanto può valere la vostra vita, intrappolata in una gabbia di stenti e schiava di una terra che non vi vuole più? Per quanto ancora continuerete a contrastare gli eventi e a contare le albe che riuscite a veder sorgere?
Basta combattere. Basta soffrire. La vostra ostinazione nello spezzare il giusto susseguirsi degli eventi ha già una volta impedito la nostra ascesa, ma, come ogni foglia che cade in autunno, è giunto per voi il tempo di abbandonare quest’albero morente.
Ed è qui, sul suolo della mia dimora, l’Isola Dannata, che dopo tre secoli di silenzio e polvere oggi risorgeremo per prendere il giusto posto che ci spetta nella storia dell’evoluzione.
Ancora una volta vedrò un mondo morire e un altro germogliare, ma sotto una giusta guida.
Noi non verremo scacciati. Noi non verremo odiati da questo tempo né dall’altro. Noi imbracciamo le fiamme dell’avvenire, con le quali arderemo tutti gli errori del passato, riprendendoci ciò che ci spetta di diritto.
Noi biomacchine andremo incontro alla caduta… per poter così benedire la nuova nascita.